Per la critica dell'economia politica by Karl Marx

Per la critica dell'economia politica by Karl Marx

autore:Karl Marx [Marx, Karl]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Saggio
editore: AchDopoRecords
pubblicato: 2014-02-26T05:00:00+00:00


Note

*15. In italiano nel testo.

65. “Di due sorte è la moneta, ideale e reale; e a due diversi usi è adoperata, a valutare le cose e a comperarle. Per valutare è buona la moneta ideale, così come la reale e forse anche più. L’altro uso della moneta è di comperare quelle cose istesse, ch’ella apprezza… i prezzi e i contratti si valutano in moneta ideale e si eseguiscono in moneta reale” (Galiani, Della Moneta, cit., p. 112 sgg.).

66. Ciò non toglie naturalmente che il prezzo di mercato delle merci possa stare al di sopra o al di sotto del loro valore. Ma questa considerazione è estranea alla circolazione semplice e rientra in una sfera del tutto differente, da esaminarsi in seguito, dove indagheremo il rapporto fra valore e prezzo di mercato.

67. Come ferisca nell’intimo le anime belle anche la forma del tutto superficiale dell’antagonismo espresso in compera e vendita, mostra il seguente estratto dalle Lecons sur l’industrie et les finances, Parigi, 1832, del signor Isaac Péreire. Il fatto che questo stesso Isacco sia al contempo il lupo della Borsa parigina, famigerato come inventore e dittatore del Crédit mobilier, mostra in che cosa consista la critica sentimentale dell’economia. Il signor Péreire, a quei tempi apostolo di Saint-Simon, dice: “Poichè gli individui sono isolati, gli uni separati dagli altri, sia nei loro lavori, sia rispetto al consumo, si ha fra di essi uno scambio dei prodotti dei loro rispettivi mestieri. Dalla necessità dello scambio nasce la necessità di determinare il valore relativo degli oggetti. Le idee del valore e dello scambio sono quindi strettamente connesse, e entrambe esprimono nella loro forma reale l’individualismo e l’antagonismo… Si può stabilire il valore dei prodotti soltanto perchè vi è vendita e compera, in altri termini, perchè vi è antagonismo fra i diversi membri della società. Là soltanto ci si poteva occupare del prezzo, del valore, dove vi era vendita e compera, vale a dire dove ogni individuo era costretto a lottare per procurarsi gli oggetti necessari per la conservazione della vita” (ivi, pp. 2, 3 passim).

68. “Il denaro non è che il mezzo e l’avvio, mentre le merci utili alla vita sono il fine e lo scopo” (Boisguillebert, Le détail de la France, 1697, in Eugène Daire, Economistes financiers du XVIIIième siècle, vol. I, Parigi, 1843, p. 210).

69. Nel novembre 1807 uscì in Inghilterra uno scritto di William Spence dal titolo: Britain Independent of Commerce, il cui principio fu svolto ulteriormente da William Cobbett nel suo Political Register nella forma più drastica di “Perish Commerce” (abbasso il commercio). Contro questo scritto James Mill pubblicò nel 1808 la sua Defence of Commerce nella quale già si trova l’argomento mutuato nel nostro testo dai suoi Elements of Political Economy. Polemizzando con il Sismondi e il Malthus, J. B. Say si appropriò la graziosa trovata ed essendo impossibile dire di quale nuova trovata questo buffo “prince de la science” avrebbe arricchito l’economia politica - il suo merito consisteva piuttosto in un obiettivo e uniforme fraintendimento dei suoi contemporanei



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.